pubblicato su Il Gazzettino di Venezia del 9 dicembre 2011
pubblicato su La Nuova Venezia del 10 dicembre 2011

Si è accesa (o riaccesa) in questi giorni, con punte anche polemiche, una discussione, in seguito agli interventi del Sindaco e di autorevoli esponenti delle forze politiche della città sulla relazione tra Venezia e Mestre, sul fatto che la prima eserciti un ruolo di tutrice più o meno matrigna nei confronti della seconda.

Francamente, ci pare che di fronte alle sfide che attendono questo territorio, tra cui vale la pena solo di ricordare la candidatura a Capitale Europea della Cultura 2019 e la costituzione della Città Metropolitana, gli interlocutori non abbiano collocato la discussione al giusto livello.

Negli ultimi anni, infatti, l’Amministrazione Comunale di Venezia, le forze civili e sociali della città, le sue associazioni hanno maturato una comune consapevolezza: quella di essere una città unita, con un tasso di vivacità culturale tra i più alti in Italia, e con l’opportunità di costruire anche attorno all’intuizione culturale e all’innovazione straordinari interventi di rigenerazione urbana e civile.

E’ solo in questo senso che si comprende appieno il progetto del “quadrilatero culturale” che riconosce attorno ai poli del Museo M9, della nuova biblioteca di Villa Erizzo, del Centro Culturale Candiani, del teatro Toniolo il centro dell’intera area metropolitana, non solo di Mestre. E non è un caso che da tale quadrilatero si generano le connessioni urbane e immaginarie verso Venezia, attraverso forte Marghera e il parco di San Giuliano, e verso l’intera area vasta centro veneta.

Non a caso le stagioni teatrale e musicale del teatro Toniolo sono tra le più seguite in Italia; non a caso molti abitanti della terraferma frequentano con altrettanta familiarità le sale teatrali di Mestre come quelle di Venezia, prima fra tutte la Fenice piuttosto che il Malibran; non a caso, infine, le piazze di Mestre, i suoi spazi culturali, le sue sale cinematografiche sono ogni settimana raggiunti da decine di migliaia di giovani che eleggono questo territorio come il luogo per avere soddisfazione delle proprie attività elettive oltre che di quelle di lavoro.

Ecco, questa è la consapevolezza della maggior parte dei cittadini di Venezia e di Mestre, e questa vorremmo fosse la consapevolezza del Sindaco, della Giunta, dell’intero Consiglio Comunale.

Abbassiamo quindi i livelli del conflitto e innalziamo quelli del confronto, ma soprattutto della capacità di costruire un grande progetto perchè questa città nella sua interezza faccia lo sforzo definitivo di proiezione nello spazio metropolitano, all’interno di cui oggi ogni grande città gioca la sua crescita e il suo sviluppo. Né Venezia sola, né Mestre sola possono ambire a questo ruolo, semplicemente perchè queste realtà si completano reciprocamente, e l’una senza l’altra è semplicemente amputata.

Crediamo che sia questa l’aspirazione dei nostri cittadini, e questa l’aspettativa che hanno nei confronti degli amministratori che hanno democraticamente eletto. Facciamo in modo di essere alla loro altezza.

2 pensiero su “VENEZIA E MESTRE INSIEME PER UNA SFIDA METROPOLITANA”

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