Mentre il Veneto è nuovamente colpito da un’ondata di maltempo, è trascorso oltre un mese dalla devastante ondata di maltempo del 21 agosto che ha colpito la nostra Regione, sommergendo interi quartieri e lasciando dietro di sé danni pesantissimi a famiglie e imprese. Eppure, nonostante le promesse e i proclami, né la Regione né il Comune di Venezia hanno dato risposte concrete. La dichiarazione dello stato di emergenza è rimasta lettera morta: nessun fondo, nessuna procedura chiara, nessun sostegno reale per chi oggi vive tra case danneggiate, bollette da pagare e spese impreviste.

Le prime stime parlano di decine di milioni di euro di danni e di migliaia di abitazioni coinvolte nella Terraferma veneziana. I cittadini chiedono certezze, ma ricevono solo silenzi e scaricabarile.

Alcuni Comuni come ad esempio Mira, hanno già chiesto ai residenti di documentare i danni con modalità chiare, Venezia si è limitata a generiche dichiarazioni a mezzo stampa: Brugnaro preferisce i comunicati alle soluzioni.

Non solo, il sindaco Brugnaro non può sottrarsi alle richieste dell’opposizione. Il Partito Democratico, assieme ad altre forze dell’opposizione, ha chiesto la convocazione di una commissione straordinaria che faccia chiarezza sui danni, sulle azioni di prevenzione non realizzate e sulle procedure di rimborso. La mancata convocazione di questa commissione è un grave segnale di disattenzione nei confronti delle comunità più colpite.

Ancora peggio la Regione: Zaia, che ama mostrarsi in tv, è scomparso quando si è trattato di passare dalle parole ai fatti.

Questa inerzia è inaccettabile. Dichiarare lo stato di emergenza senza atti amministrativi e finanziari rapidi equivale a prendere in giro i cittadini colpiti. Zaia, ormai a fine mandato, non può continuare a nascondersi dietro i rituali annunci: servono subito un bando regionale chiaro per la presentazione delle domande di rimborso, lo stanziamento immediato di risorse certe per i beni danneggiati e le spese di prima urgenza, e tempi vincolanti per i risarcimenti.

Il Partito Democratico non smetterà di denunciare queste vergognose mancanze e di stare al fianco dei cittadini colpiti. Se Regione e Comune di Venezia continueranno a voltarsi dall’altra parte, useremo ogni strumento istituzionale per obbligarli a fare ciò che dovrebbero avere già fatto.

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